20 Maggio 2012. Emilia Romagna. Tra verdi colline, prati immensi e panorami mozzafiato, echeggia un vagito che sembra essere il richiamo di chi urla alla sua nuova vita, alla luce, alla terra.
E' la notte del terremoto. Lo stesso terremoto che uccide, spaventa, distrugge. Lo stesso che nel lontano 1980 mi ha reso inerte, inutile, bloccata in una sorta di autismo provocata dalla paura. Avevo 5 anni!
Oggi 20 maggio 2012 la terra ha tremato ancora e da lontano un vagito accompagna la sua danza con note così stridenti e così difficili da ascoltare. Oggi è nato Terremoto e il nome non è un caso! Lui adesso, a una settimana dalla nascita ha in sè l'inquietudine di un bimbo appena nato, la voglia di uscire, conoscere, scoprire questa terra che gli ha dato la vita. Ma ancora non può perchè ci sono i lupi. E sua madre veglia su di lui, non lo perde mai di vista. Lei è bianca, bella e mamma, lui è grigio con una macchia bianca sulla testa. Si chiama Terremoto e non è un caso! Lui è l'asinello più carino che abbia mai visto! Benvenuto Terremoto!!
Foto scattata in Bolivia
dolcissimo questo post...
RispondiEliminavedi anche dalle tragedie possono germogliare nuoa vita..
ben arrivato a questo "terremoto" allora !